
Business Plan o Landing Page, quale utilizzare?
Il business plan è un coacervo di analisi, flussi futuri attualizzati su ipotesi di scenari differenti. Occorre tempo, persone smaliziate e di esperienza in grado di strutturarlo a dovere. Più vi si dedicano risorse, al business plan, è più sarà affidabile, almeno in linea di massima. Se poi il tutto è assistito anche da una buone dose di fortuna…
I più sofisticati business plan si fondano su analisi di mercato strutturate secondo logiche e tempistiche precise. Se avete soldi da spendere sappiate che ci sono aziende che fanno questo di mestiere: su commissione del cliente interrogano a priori campioni di ipotetici consumatori su cosa ne pensano di un nuovo prodotto / servizio. Da questa sorta di pseudo interviste, deducono una serie di ipotesi che daranno forma al business plan.
Conviene affidarsi al business plan a prescindere?
Dal mio punto di vista oggi non conviene gonfiarsi di business plan per una ragione molto banale: essendo le risorse limitate, costa troppo redigerlo ed il suo effetto aleatorio. E’è il fatidico caso in cui il gioco non vale la candela. Il tasso di sopravvivenza di una idee “nuova”, capace di tramutarsi in prodotti o servizi di successo, oggi è estremamente basso. Siete così sicuri di avere l’idea dell’anno nel cassetto? Forse si, forse no, più no che si. Ed allora i soldi spesi per il business plan diventano sunk costs.
Oppure siete nella situazione in cui ve ne vengono in mente una sfilza, di idee, una più entusiasmante dell’altra, ed allora cosa fare? Iniziate a sfornare business plan a più non posso? Non è una soluzione economicamente praticabile.
Landing page, il pollice degli imperatori romani nell’arena…
Grazie ai social vi è un modo più conveniente, inequivocabile, drastico se volete, per quantificare, da subito, l’interesse del mercato in merito al vostro business, partendo da una struttura semplice, direi quasi banale, la landing page.
Costi per redigere una landing page? Tre ore, forse cinque al massimo, di lavoro di un professionista, l’acquisto di un template decente, la registrazione di un dominio ed una configurazione ottimale.
La landing deve essere chiara, essenziale, deve descrivere sinteticamente il prodotto/servizio, poche righe a disposizione in italiano corretto, si spera, con qualche bella immagine di dettaglio, per portare l’utente ad una call to action precisa ed univoca, come può essere la registrazione ad un form, l’iscrizione alla newsletter, un acquisto in pre-vendita ad un prezzo scontatissimo.
A chi non è mai capitato di imbattersi su landing american style messe su da start-up tecnologiche in cui si avanzano acquisti di beni a prezzi sotto costo che non sono altro che anticipi finanziari?
Qui entrano in gioco sia la forza che l’astuzia della landing page: invertendo letteralmente le forze in gioco, è l’utente stesso che riveste insieme la figura di finanziatore ed acquirente, tramutandosi in risorsa indispensabile per dare inizio alla produzione.
Mettiamo da parte per ora il discorso di raccolta fondi. Siamo in Italia e non abbiamo insita la mentalità di acquistare una entità che è ancora a tutti gli effetti immateriale.
Una volta che avete creato e completato la vostra landing, quale luogo migliore dei social networks per sponsorizzarla?
I posti social dove risiede la maggior parte di voi, sottoscritto compreso per ragioni anche di lavoro, sono instagram e facebook. E li che troverete risposta ai vostri dubbi.
Dedicate un pò di tempo a targettizzare la vostra campagna sul pubblico che ritenete più adatto al vostro business basandovi sui loro interessi, le professioni, l’età, la lingua parlata, la localizzazione geografica.
Andate avanti selezionando un paio di immagini evocative, potrebbe essere anche un video di pochi secondi, buttateci su una manciata di euro al giorno ed il gioco è pronto per essere pubblicato.
Nel giro di un mese o poco più, con poche centinaia di euro di spesa, avrete già i risultati per tirar le prime somme: quanto meno qui, rispetto al business plan, saprete se vi è interesse tangibile da parte del vostro pubblico o meno. In tal caso o avete sbagliato qualcosa nella stesura della landing, a livello o di impostazioni di campagna promozionale PPC, o di contenuto, oppure cambiate l’idea che è meglio.
La landing page, un pò come il pollice di Commodo nell’arena, per lasciar vivere o morire le vostre ambiziose start-up e senza alcun colpo ferire.
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