
Il conto terzi e la nuova rivoluzione industriale…
Sono le aziende conto terziste, una miriade di imprese satellite che ruotano intorno a super nova e che da sempre vivono di luce riflessa.
Ma ha ancora senso nel 2021 lavorare per conto terzi?
Il “conto terzi“, come sistema produttivo, é esploso con la globalizzazione dei mercati e l’incremento della domanda di beni di consumo a fine anni 80. A ben guardare il suo più grande ed inconsapevole sostenitore risale addirittura alla fine degli anni 50, con l’arrivo delle prime forme rudimentali di marketing televisivo: il carosello.
Già proprio quel marketing che qualsiasi conto terzista italiano di oggi snobba e schifa più di ogni altra cosa…
Solo per fare alcuni esempi concreti di produzione industriale su larga scala post periodo bellico, pensate al boom della vespa o della fiat 500 sul mercato.
Il conto terzi è dunque endemico a qualsiasi sistema economico globalizzato basato sulla logica delle economie di scala.
Ma è ancora così strategico nel 2021 che le aziende conto terziste perseverino in questa loro condizione strutturale di sudditanza?
A mio avviso no e ve lo spiego qui partendo però da un presupposto di fondo.
Ci sono due tipologie di aziende che lavorano conto terzi: quelle di serie A, che hanno sviluppato e sedimentato nei decenni un know how specifico, quelle di serie B che per ragioni legate al tipo di lavorazioni a basso contenuto tecnologico non l’hanno mai fatto.
Per le aziende di serie A, il lavorare conto terzi castra drasticamente la loro capacità produttiva e reddituale senza ragione d’essere, per le altre ovviamente no data la loro incapacità organizzativa a fare il salto di specie.
Chi opera conto terzi, si sa, deve stare sempre e costantemente dentro ai ranghi: accettare i margini di guadagno per ciascuna lavorazione imposti dall’alto, acquistare le materie prime come pianificato, rispettare le tempistiche e le quantità, ripudiare qualsiasi lavorazione da altre terze parti anche se a più elevata redditività, stare costantemente al passo per non correre il rischio di essere rimpiazzati, chiedere sempre e comunque il permesso per qualsiasi azione abbia desiderio di intraprendere.
Oltre ai fattori di profitto e di libertà decisionale, vi è poi quello del rischio finanziario assoluto associato al fatto di rivestire il ruolo di conto terzista.
Avete idea di quante aziende conto terziste sono fallite perché mono clienti?
Essere a capo di un’azienda di serie A di fatto è come guidare una Ferrari in autostrada…
Per cui se siete imprenditori e quindi ambiziosi, avete la possibilità tecnologica di sviluppare una o più linee di prodotto vostre, di affidarvi ad una agenzia di comunicazione come Sumweb.it per mostrare i vostri nuovi prodotti lì dove serve grazie a campagne mirate su Google e piani editoriali personalizzati, fatelo e presto programmandone in via progressiva l’uscita da quello stadio asfittico del conto terzi.
Perché il mercato non vi aspetterà in eterno.
Solo così, prendendo parte attiva a codesto salto di specie che di fatto segna la vostra “rivoluzione industriale“, darete nuovo ossigeno e nuove opportunità di crescita alla vostra azienda.
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