
Strumenti a supporto dell’Export Manager, scopriamoli qui
Nel suo importante lavoro di comunicazione / persuasione l’export manager ha bisogno di essere supportato da strumenti di marketing digitale senza l’uso dei quali la sua azione risulterebbe azzerata.
Credete che fare qualche semplice telefonata a freddo sia sufficiente per convincere un cliente sconosciuto che avete cercato voi dalla parte opposta del mondo a fidarsi della vostra azienda?
Forse, ma dovete essere i numeri uno al mondo e non c’è nessun altro capace come voi. Ma stiamo coi piedi per terra perché sapete meglio di me che non è così.
Se siete convinti che sia sufficiente alzare la cornetta, state perdendo risorse. Già perché quell‘export manager vi costa fra l’altro un sacco di soldi a prescindere che lo sappiate impiegare con intelligenza o meno.
Più il cliente non vi conosce e più ha bisogno di essere convinto, ma non a parole, con fatti, tutti i giorni.
I fatti, ma quali sono i fatti?
Sono cose, strumenti il più possibile tangibili che lui, il vostro potenziale cliente, può verificare almeno visivamente nonostante la lontananza.
Se l’export manager non è in grado di fornirglieli in tempi molto brevi, o di supportare le sue asserzioni con l’invio immediato, ad esempio, di un company digitale aggiornato, di un video a tema, di un contenuto pubblicato sul blog a cui sa il suo interlocutore è sensibile, diventa un’azione privo di senso, incapace di produrre risultati.
Quali sono gli strumenti di marketing digitale che qualsiasi export manager deve aver li belli pronti nel cassetto?
Ve li elencherò qui in sintesi.
Il sito internet
Non mi dilungo su questo strumento perché nel 2021 è logico che per intraprendere la strada verso l’internazionalizzazione l’azienda deve avere un sito evoluto e tradotto in lingua, almeno tante quante sono i mercati di interesse. E’ il minimo sindacale.
Il company profile in lingua
E’ il biglietto da visita dell’azienda sotto forma cartacea o digitale a scelta. Una costola del sito internet, la sua sintesi estrema. Riassume all’interno di una sua logica semplificante ciò che l’azienda è, fa, le sue specializzazioni, la tecnologia, le certificazioni, le aree di intervento. Uno strumento che rimane sulle scrivanie dei clienti e che può acquisire, nel tempo, un peso specifico notevole. Averne magari 2 / 3 versioni in lingua a disposizione da sfoderare all’occorrenza costituisce un formidabile supporto tangibile a qualsiasi attività commerciale.
I video di presentazione
Vedere dal vivo cosa l’azienda sa fare è la soluzione ottimale che cancella ogni dubbio, ogni preconcetto. La forza persuasiva che è in grado di fornire un video professionale anche di solo pochi secondi è irriproducibile tramite altri strumenti di marketing meno visual. Accorcia drasticamente le distanze tra domanda ed offerta, crea fiducia, il video, e per questo il fatto di averne nel cassetto almeno una dozzina, recenti e sulle tematiche più ricercate, costituisce per l’export manager un’arma segreta di persuasione così potente da determinare il successo di una ipotetica offerta commerciale.
La newsletter aziendale ed il blog
Poter contare sull’azione di una newsletter tematica su un target specifico di clientela classificato per aree o settori non fa altro che rafforzare la reputation del brand nel lungo periodo e la sua stessa affidabilità. Grazie alla fidelizzazione la newsletter può innescare improvvisi trigger oltre che migliorare la percezione del brand sui nuovi mercati.
La SEO
Sviluppare contenuti di lungo periodo in ottica SEO (search engine optimization) pensati esclusivamente per mercati esteri consente al sito di essere trovato con query di ricerca specifiche e di portare nuovo fieno in cascina senza che l’export manager muova un solo dito. Vi sembra roba da poco?
Le campagne strutturate su Google
Il modo più veloce per ricevere nuove richieste di preventivo dai mercati dove si ha intenzione di entrare sono gli annunci a pagamento su Google. Una risorsa d’oro per l’export manager tanto quanto per la sua azienda che sono così da subito al centro dell’attenzione senza delay temporali e senza necessità di presenza fisica sul territorio. Un notevole risparmio di risorse. Purché tutto sia fatto a modo: dalle landing pages degli annunci al modulo di richiesta informazioni tutto deve essere configurato scientificamente.
Questi, in sintesi sono gli strumenti a corredo a monte di qualsiasi attività di export management di successo, costituiscono l’abc.
Ora, se avete disposto tutto questo, dite pure all’export manager di iniziare a tirar su la cornetta…
Tali strumenti digitali integrati saranno gestiti all’interno di un più ampio piano editoriale in cui l’azienda definisce insieme all’export manager sia budget che obiettivi di area coi rispettivi contenuti di medio e lungo periodo in un’ottica almeno triennale.
Con la mia attività quotidiana in Sumweb mi occupo della pianificazione della strategia di marketing più consona al contesto aziendale di riferimento, della realizzazione di strumenti e dei relativi contenuti digitali multimediali a supporto dell’intera organizzazione.
Per maggiori informazioni a riguardo puoi contattarmi compilando il form presente a piè di pagina.
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