Fu allora che Adriano Serra iniziò a lavorare come battirame: dopo aver imparato il mestiere a Bologna e a Thiene, avviò infatti un’attività di riparazione e creazione di pentole, tegami, cucchiai, paioli e altri recipienti in cui mangiarono generazioni di persicetani.
Gli successe il figlio Umberto, che con intuito affiancò all’attività anche una rivendita di articoli per l’agricoltura e cominciò così la graduale trasformazione in ferramenta. Grazie ai figli di lui, Cesare, Vittorio e soprattutto Vincenzo, ci fu un’ulteriore evoluzione: ci si allargò con l’acquisto di nuovi locali adiacenti, affittando parte della cantina per la raccolta del mosto e ampliando molto il magazzino.